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[08.03.2017] - Comune ed Ulss 2 insieme contro le dipendenze

L’Assessorato ai Servizi sociali ed il Servizio Dipendenze della Azienda Ulss 2 - Distretto di Asolo - in occasione del 35° anno di attività del Servizio hanno organizzato congiuntamente tre iniziative con la finalità di proporre alla comunità locale una riflessione sulla situazione attuale relativa al consumo di sostanze e alle dipendenze con e senza droga. Questa mattina in Municipio, alla presenza del vicesindaco, Gianfranco Giovine, dell’assessore Sandra Piva e di Graziano Bellio, direttore del servizio Dipendenze del distretto di Asolo dell’Ulss 2, la presentazione dell’iniziativa.

Il vicesindaco Giovine, nel suo intervento di saluto ed introduzione, ha sottolineato l’importanza della proposta “che saprà attirare l’attenzione di giovani e quanti sono proposti alla loro educazione trovando l’Amministrazione sempre in prima linea su queste iniziative”.

Il termine “dipendenza” è attualmente oggetto di vicissitudini apparentemente contraddittorie, viene spesso utilizzato con eccessiva facilità per definire fenomeni ancora tutti da scoprire (ad esempio dipendenza da Internet, da cellulare, da shopping, ecc.), e proprio per questo motivo è diventato sempre più impreciso, dal significato e dai confini incerti. Il rapporto tra uso di sostanze e la cultura è sempre stato molto stretto: fin dai tempi più antichi l’uomo ha sempre vissuto accanto a sostanze capaci di inebriare e modificare le funzioni mentali e che assolvevano alle diverse funzioni che via via i gruppi sociali richiedevano loro. Solo in tempi molto recenti il consumo di sostanze è stato considerato un problema sociosanitario, dimenticando, almeno in parte, che esso coinvolge larga parte della popolazione (si pensi al consumo di sostanze legali come alcol e tabacco) e che rappresenta un importante fattore di rischio non solo per la salute, ma anche per altri aspetti del vivere comune e della qualità di vita personale e familiare. Negli ultimi vent’anni si è assistito ad un ulteriore cambiamento del volto dei comportamenti di abuso, non più appannaggio di soli soggetti socialmente devianti, ma ormai diventati coerenti con i valori della società. A fronte della crescente normalizzazione della intossicazione a fini ricreativi e dei consumi eccessivi, appare opportuno chiedersi quale possa essere il ruolo dei servizi sociosanitari e quale quello della comunità locale.

«Come Assessorato – ha spiegato il titolare del referato ai Servizi sociali, Sandra Piva – ho colto l’opportunità offerta dal dott. Bellio per i 35 anni del servizio Dipendenze per sviluppare una serie di azioni legate alla prevenzione e formazione a favore della nostra Comunità. Mi auguro che questo percorso possa ripetersi anche il prossimo anno perché queste azioni con modalità diverse possano incidere in modo positivo sul mondo giovanile perché toccano in parallelo anche docenti, genitori e tecnici».

Le tre iniziative intraprese si ripropongono di aprire una riflessione condivisa su questi temi.

- Il CONVEGNO “Le dipendenze patologiche tra costanza e variabilità: i 35 anni del Servizio Dipendenze” in programma al Teatro Accademico venerdì 10 marzo prossimo alle ore 8.45 alle 13.00 e che coinvolgerà non solo specialisti, ma anche operatori e volontari di associazioni e cooperative attive nel campo delle dipendenze;
- Una MOSTRA ICONOGRAFICA, “Dipendenze e cultura: un breve percorso concettuale”, verrà inaugurata a conclusione del convegno e resterà aperta sino al 24 marzo. La Mostra sarà  dedicata soprattutto agli studenti, offre uno spaccato sugli stretti legami che le sostanze psicotrope hanno avuto sulla cultura , soprattutto degli ultimi cento anni.
- Un CONCORSO GRAFICO per le Scuole medie inferiori del Comune in tema di consumi eccessivi. La premiazione è prevista per venerdì 31 marzo, è stato pensato come mezzo per una discussione in classe sul fenomeno dei consumi eccessivi come percepiti dai più giovani.

Una fotografia del mondo delle dipendenze del bacino d’utenza del Distretto di Asolo dell’Azienda Ulss 2 (250 mila abitanti), è stata presentata dal Direttore, dott. Bellio. Nel 2016, sono 753 gli utenti oggetto del servizio, tra soggetti dipendenti da droghe (589) e ludopatia (86). 36 i famigliari seguiti oltre ad altri servizi minori. Dato rilevante sono i nuovi utenti del servizio: 213 nell’anno. Tra i tossici con un rapporto maschi/femmine di 7/1, il 22% ha meno di 24 anni e il 24% più di 45 a significare problematiche assai diverse. Stabili i numeri legati al gioco d’azzardo (ludopatia) con ancora maggioranza di uomini sulle donne (3/1).

«Con questo progetto – ha spiegato il Direttore – abbiamo voluto perseguire due obiettivi importanti: uno più interno di una riflessione sulla nostra storia in vista dei cambiamenti che spetta ai noi dell’Ulss. Il secondo più fondamentale era quello di avere un’occasione per esser più presenti nella Comunità locale. Il Comune è l’interlocutore privilegiato che ha colto la proposta, rilanciandola». Un ringraziamento il dott. Bellio l’ha posto ai colleghi del Sert di Forlì che hanno messo a disposizione i 50 pannelli della Mostra che sarà allestita al foyer del Teatro Accademico.

Data creazione: 08-03-2017    |    Data ultimo aggiornamento: 08-03-2017